Il Soknopaiou Nesos Project nasce nel 2001 con la prima campagna di survey condotta da una Missione Congiunta delle Università di Lecce e Bologna. Nel 2003 l’Università di Lecce ha ottenuto una concessione esclusiva dal Supreme Council of Antiquities e nel 2004 ha condotto la prima campagna di scavo. Il progetto può essere definito come un’idea articolata sviluppatasi nel corso degli anni.
All’inizio l’unico scopo della Missione Congiunta era di documentare il sito tramite moderne tecniche di indagine topografica ed archeologica. L’area archeologica è stata oggetto di due campagne di survey topografico (2001 e 2002); negli stessi anni venne realizzata una prima schedatura degli edifici visibili. Contemporaneamente vennero attivate altre due ricerche, una relativa alla catalogazione e allo studio dei papiri Greci provenienti da Soknopaiou Nesos e un’altra sulla bibliografia e le antiche immagini del sito. Per questa ricerca un grande aiuto è stato fornito dal Kelsey Museum di Ann Arbor (USA) che ci ha gentilmente concesso una copia di molte immagini conservate nei suoi archivi. La raccolta della bibliografia è ancora in corso e continuerà ancora a lungo principalmente per il gran numero di papiri pubblicati. La nostra intenzione è di realizzare a Lecce un archivio di tutto il materiale relativo a Soknopaiou Nesos, sia digitale che cartaceo.
Come è noto, Soknopaiou Nesos è una delle più importanti fonti di informazione sull’Egitto Greco-Romano grazie al suo eccellente stato di conservazione e non solamente al gran numero di papiri trovati in passato. E’ tuttora una fonte ricchissima di informazioni per indagini scientifiche di varia natura. Per questa ragione iniziammo ad immaginare un’impresa più complessa che potesse coinvolgere studiosi e specialisti in uno studio ampio e interdisciplinare.
Numerosi specialisti, in particolare papirologi e demotisti, hanno lavorato o stanno lavorando su progetti relativi ai diversi aspetti della documentazione proveniente dal sito, come ad esempio le recenti eccellenti edizioni dei papiri del Louvre da parte di Andrea Jördens, la prosopografia di Deborah Hobson e il progetto dell’Università di Würzburg sugli ostraka ed i papiri Demotici.
Oggi la Missione Archeologica dell’Università di Lecce, grazie alla nuova concessione del Supreme Council of Antiquities, offre a tutti gli studiosi coinvolti in qualsiasi progetto relativo a Soknopaiou Nesos l’opportunità di inserire i risultati delle proprie ricerche in un più ampio contesto. Siamo fermamente convinti che in una nuova era di studi interdisciplinari e contestuali un’ampia e aperta collaborazione sia una necessità. Se saremo in grado di combinare i dati provenienti dagli scavi archeologici del temenos con quelli delle fonti Greche e Demotiche, saremo in grado di raggiungere una migliore e più articolata conoscenza della vita, della religione e della storia architettonica dell’area templare. Lo scambio di dati esperienze e competenze è una necessità inderogabile per un moderno approccio ad una ricerca come questa.
Alcune collaborazioni tra la Missione e altri studiosi o istituzioni sono già attive: con AR/S Archeosistemi di Reggio Emilia per il rilievo topografico del sito; con il prof. Martin Andreas Stadler, demotista dell’Università di Würzburg, che studia i nuovi documenti demotici rinvenuti nel corso delle Campagne di scavo; con la dr. Sylvie Marchand, ricercatrice presso l’IFAO del Cairo, responsabile dello studio della ceramica proveniente dal territorio di Dime; il prof. Mauro Cemaschi, dell’Università Statale di Milano, responsabile dello studio geo-archeologico del territorio di Dime; Giuseppe Scardozzi, ricercatore di topografia antica presso IBAN-CNR, Lecce; prof. Ashraf Moustafa, geologo University of Assiut (Egypt).